Monitorare il traffico di rete con pmacct su Ubuntu (aggiornamento)
Aggiornamento dell’articolo Monitorare il traffico di rete con pmacct su Ubuntu usando la versione nuova della tabella.
Di sistemi per il monitoraggio della rete ce ne sono molti ma alla fine ho optato per il programma che si chiama pmacct che descritto molto grezzamente si tratta di uno sniffer di rete che registra il traffico su MySQL o PostgreSQL o SQLite.
La cosa bizzarra è che è un sistema che ha notevoli potenzialità ma di cui non si trova quasi documentazione o traccia in rete, sembra un prodotto di nicchia.
Innanzi tutto procediamo all’installazione di MySQL se ancora manca ( o PostgreSQL o SQLlite ):
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sudo apt-get install mysql-server |
Ora non sto a riprendere la configurazione di MySQL in quanto in rete c’è abbastanza documentazione in merito.
Si installa il programma:
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sudo apt-get install pmacct |
Stoppare il demone per configurarlo:
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sudo service pmacct stop |
Creare il database con la tabella versione 8 che al momento in cui scrivo è l’ultima, se no basta cambiare il numero:
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mysql -h host -u root -p < /usr/share/doc/pmacct/sql/pmacct-create-db_v8.mysql |
Impostare i permessi di default ( utente pmacct@localhost ):
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mysql -h host -u root -p < /usr/share/doc/pmacct/sql/pmacct-grant-db.mysql |
Cambiare la password:
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mysql -h host -u root -p |
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USE pmacct; UPDATE mysql.user SET Password=PASSWORD('nuova-password') WHERE User='pmacct'; FLUSH PRIVILEGES; |
Configurare il programma:
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sudo nano /etc/pmacct/pmacct.conf |
Un esempio di configurazione:
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! pmacctd configuration ! ! ! daemonize: true pidfile: /var/run/pmacctd.pid syslog: daemon ! ! interested in in and outbound traffic aggregate: src_host,dst_host,src_port,dst_port ! on this network pcap_filter: net 192.168.1.0/24 ! on this interface interface: eth0 ! ! storage methods plugins: mysql sql_host: localhost sql_user: pmacct sql_passwd: nuova-password sql_db: pmacct sql_table_version: 8 ! ! refresh the db every 5 minutes sql_refresh_time: 300 ! reduce the size of the insert/update clause sql_optimize_clauses: true ! accumulate values in each row for up to 5 minutes sql_history: 5m ! create new rows on the minute, hour, day boundaries !sql_history_roundoff: mhd sql_history_roundoff: m ! in case of emergency, log to this file sql_recovery_logfile: /var/lib/pmacct/recovery_log ! try to use only INSERT sql_dont_try_update: true |
Avviare il demone e controllare sul nostro database i record che vengono inseriti:
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sudo service pmacct start |
Nota: ho notato che su reti diciamo discrete la mole di dati generata influisce notevolmente sulle prestazioni richieste dal server MySQL, ogni tanto è cosigliato spostare i dati storici su una copia della tabella meglio ancora su un altro database/host.
Nota 2: se il traffico è elevato e si usa il raggruppamento è possibile che venga richiesto un server MySQL con alte prestazioni di CPU e di I/O su disco in quanto le istruzioni di UPDATE sono molte, in tal caso ridurre il periodo di raggruppamento ( es. da 30m a 5m ) e usare l’istruzione “sql_dont_try_update: true” che usa la memoria per limitare al massimo le istruzioni di UPDATE, appoggiandosi a versioni InnoDB invece che MyISAM delle tabelle.
Nota 3: Nel caso servisse recuperare i dati dal file di recupero ( recovery_log ) utilizzare il comando pmmplay:
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pmmplay -d -f /var/lib/pmacct/recovery_log -U <utentemysql> -P <passwordmysql> |
Se serve solo testare cosa c’è nel file senza fare modifiche al database aggiungere il parametro -t.
Sul wiki ufficiale però sconsigliano di utilizzare il file di recupero dicendo che sarà dismesso ma di urilizzare eventualmente un DB di backup:
While planning for a recovery method, consider that the logfile method is being discontinued and you are encouraged to use the backup DB option.
Nota 4: Nel caso si utilizzi un server MySQL esterno controllare che le due macchine abbiano lo stesso timezone tramite il comando date, in caso siano diversi occorre riconfigurarlo per impostarlo uguale, riavviare anche MySQL dopo:
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sudo dpkg-reconfigure tzdata sudo service mysql restart |
Nota 5: Nel caso servisse controllare eventuali errori fare riferimento al syslog:
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# Gli ultimi log sudo tail /var/log/syslog # Monitor realtime dei log (uscire con CTRL+C) sudo tail /var/log/syslog -f |