Wine bottle management
Per chi usa Wine una cosa diciamo scomoda a cui probabilmente è andato spesso incontro è che se fallisce o si pianta un installazione “sporcando” il sistema venirne fuori è discretamente impegnativo anche solo per riuscire a cancellare i collegamenti rimasti nel menu.
Un sistema comodo in questo caso è la gestione delle cosiddette bottiglie, ovvero recipienti slegati gli uni dagli altri che in caso di problemi si cancella in blocco e le rimanenti applicazioni non sono intaccate.
Per chi usa PlayOnLinux questo sistema è già integrato, ma per chi usa Wine deve smanettare un po’ con il WINEPREFIX per avere la stessa cosa.
Ci viene in aiuto il programma wibom ( Wine Bottle Management ).
Per installarlo è sufficiente aggiungere il repository ( esempio su Ubuntu, per le altre distro riferirsi al sito ufficiale )
[bash]
cd /etc/apt/apt.sources.d
sudo nano wibom.list
[/bash]
Andiamo ad aggiungere la riga del repository
[plain]deb http://wibom.sourceforge.net/debian ./[/plain]
Salviamo, usciamo e installiamolo
[bash]
sudo apt-get update
sudo apt-get install wibom wibom-gtk wibom-bottle-chooser
[/bash]
Ora basterà eseguire Wine bottle management dal menu Applicazioni, Wine e creare una nuova “bottiglia” per ogni applicazione da provare senza sporcare le altre già installate.
Volendo possiamo associare l’apertura dei .EXE a wibom-bottle-chooser ( di solito sotto /usr/bin/ ) in maniera che ad ogni lancio ci venga chiesto quale bottiglia usare o se crearne una nuova.
Un appunto, la bottiglia default non va toccata ed eventualmente configurata come base per tutte le altre, infatti è quella che viene usata per creare le nuove bottiglie ( in avvio viene creata una configurazione di wine in /home/[utente]/.local/share/bottles/default invece che la consueta /home/[utente]/.wine ).